venerdì 29 novembre 2013

Sante Messe di Avvento e di Natale a Cecina





La S. Messa nella Forma Straordinaria (in latino)
verrà celebrata nella chiesa di S. Carlo in Cecina 
(quartiere Palazzaccio, Via De Amicis) 
alle ore 09:30 la prima e la terza 
Domenica di Avvento e a Natale. 
S. Rosario e Confessioni mezz'ora prima
della S. Messa.
Per informazioni: 330385835 email: orobieteam@virgilio.it

martedì 19 novembre 2013

Firenze: avviso dalla chiesa di SS.Michele e Gaetano


 
 
CHIESA DEI SANTI MICHELE E GAETANO
PIAZZA DEGLI ANTINORI - FIRENZE

DOMENICA 24 NOVEMBRE 2013

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Santi Paolo e Pietro, Giovan Battista Foggini 1686 - Chiesa dei Santi Michele e Gaetano

ore 11:30
in occasione della chiusura dell'Anno della Fede indetto da Sua Santità Benedetto XVI

SANTA MESSA SOLENNE
celebrata da
Mons. Gilles Wach
Priore Generale dell'Istituto Cristo Re Sommo Sacerdote

il servizio all'altare ed i canti saranno curati dagli alunni del Seminario di Gricigliano

ore 17
Associazione Culturale Coltiviamo la Pace Firenze
presenta

DANTE, UOMO DI FEDE - CANTO XXIV DEL PARADISO

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introduzione, commento e lettura a cura di ERMINIA ZAMPANO
accompagnamento musicale ANNA MARIA MOSCHETTA, ROSARIA BENVENUTI, PIER CORRADO DANIELI
partecipa il CORO DI SAN GAETANO

I N G R E S S O   L I B E R O

domenica 17 novembre 2013

Fraternità San Filippo Neri: avviso di S. Messa



Fraternità San Filippo Neri: alcune foto della S. Messa del 13 novembre

 


 
 
 
Santa Messa nella forma straordinaria del rito romano celebrata il 13 novembre 2913 presso la Capella Pinardi a Valdocco (Torino) da Don Giovanni Poggiali, vicerettore della Sezione "Beato John Henry Newman" del Seminario Vescovile Maggiore della Diocesi di Massa Carrara - Pontremoli.
 
La celebrazione, cui hanno preso luogo parecchi fedeli, ha avuto luogo in occasione del pellegrinaggio a Torino dei seminaristi della "Fraternità San Filippo Neri - Comunità in formazione dell'Oratorio". La Cappella Pinardi, retrostante la Basilica di Maria Ausiliatrice, è il luogo dove è iniziata la Congregazione Salesiana di San Giovanni Bosco.

Fotografie di Marco Savoia

 
 
Fraternità San Filippo Neri
Viale dei Menhir, 8
54028 Villafranca in Lunigiana (MS)
www.opusmariae.it

martedì 12 novembre 2013

La scomparsa del cardinale Bartolucci: cordoglio del Coordinamento






Il Coordinamento Toscano “Benedetto XVI” esprime profondo cordoglio per la scomparsa di S.Em.za Rev.ma il Cardinal Domenico Bartolucci. Superiore al dolore è la riconoscenza a Nostro Signore per aver dato alla Chiesa e alla Toscana un devoto uomo di Dio, una persona di raro valore e un musicista di doti e qualità eccelse.

Mons. Bartolucci è stato un prete vero, non è banale ricordarlo, soprattutto oggi, tempo in cui può capitare di scorgere tra il clero “specializzazioni” e “professionalizzazioni” che in definitiva sono fuorvianti. Prete vero, perché fu parroco, e quando il ruolo di preparatore e direttore di cori, di compositore divennero la sua principale mansione, mai si scordò che il suo ministero era quello del celebrare la Santa Messa, nella sua piena e perfetta tradizionale ritualità. Egli conosceva profondamente il Rito Romano e lo viveva con quella intensità che è riuscito ad esprimere nella sua musica: la sua produzione è veramente vasta e di sicuro valore artistico.
I brani ad argomento eucaristico, il centro del Mistero e la Fonte viva della nostra Fede, hanno sempre una ispirazione che trasmette devozione, intimo raccoglimento, gioia vera e profondamente pervasiva nell’umano accostarsi all’Infinito. La sua musica è spiegazione dottrinale e scuola eucaristica. L’esempio che istintivamente ci viene a mente è il fraseggio affidato alla sezione sopranile del mottetto “O Sacrum Convivium”, fluidamente composto come delicate volute d’incenso sorrette dall’ordinato, sapiente e mai banale sostegno armonico delle altre voci.
L’esser stato in gioventù cantore in seminario, l’aver diretto cori importanti quali la Cappella del Duomo di Firenze e la Cappella Liberiana, prima di approdare per volere di Papa Pacelli di venerata memoria, alla Cappella Sistina, dette a Mons. Bartolucci una profonda conoscenza di come impiegare al meglio le voci, come sapientemente dosare le loro caratteristiche, come scovarne i pregi timbrici. Affrontò musicalmente delle continue sfide dalle quali oggi possiamo certamente dire che ne sia uscito vincitore, toscanamente e fiorentinamente vincitore: alla Cappella Liberiana successe a Licinio Refice, e alla Sistina successe a Lorenzo Perosi.

Oggi la devastazione perpetrata dal postconcilio sulla Musica Sacra non fa immediatamente ed universalmente comprendere che se Refice era un validissimo compositore assai eseguito in Italia e non solo, Perosi era apprezzato nell’Orbe cattolico come il principale compositore: un albero un po’ devastato dagli eventi e dall’età, ma dalle fronde talmente grandi da mettere in ombra qualsiasi altra pianta. Eppure Bartolucci seppe sviluppare un linguaggio diverso, senz’altro originale arricchendo di nuova e pregiata linfa il repertorio della Sistina che già seppe riportare al giusto decoro.

Monsignor Bartolucci continuò per la strada della qualità musicale per il giusto onore da tributare alla liturgia anche quando gli intendimenti altrui erano quelli di “aprire” tutto indistintamente alle vocianti masse, intento che rese scelleratamente le cerimonie pontificie vittima di istanze di sublinguaggi sonori obiettivamente e innegabilmente lontani non solo dall’Arte Sacra, ma dall’Arte tout court. Toscanamente non si piegò a tali venti che furono tanto violenti da esautorarlo dalla perpetuità della carica attribuitagli dal Papa. Ma la sua musica è ancora qua a parlarci della grandezza dell’uomo e della sua arte, doti che non passarono inosservate all’occhio del più colto degli ultimi Pontefici, Benedetto XVI che lo volle onorare della berretta cardinalizia legata alla diaconia romana dei Santissimi Nomi di Gesù e Maria in via Lata, chiesa dove tra l’altro storicamente si celebra more antiquo grazie all’Istituto Cristo Re di Gricigliano.

Col suo “parlar tosco” già in tempi in cui il Motu Proprio Summorum Pontificum ancora era solo negli imperscrutabili progetti della Provvidenza, Mons. Bartolucci faceva udire una voce chiara, squillante non d’arroganza, ma di cristallina competenza, tuonando contro il degrado liturgico ormai vergognosamente portato a livelli di inqualificabile rovina: rammentiamo un bellissimo contributo scritto sulla funzionalità della musica nella liturgia.

Il Coordinamento Toscano ricorderà quest’anima di Cantore del Divino nelle preghiere di suffragio e si impegnerà di trovare modi e iniziative per ricordare ai cattolici la grandezza di chi ci ha additato il Cielo con la catechesi dell’Arte.

Il trasferimento di padre Lanzetta: alcune considerazioni



Il Coordinamento Regionale Toscano Benedetto XVI, in merito al trasferimento di padre Serafino Lanzetta FI da Firenze all’Austria, pur rispettando le scelte del Commissario padre Fidenzio Volpi, non può esimersi dal manifestare il senso di smarrimento che ha colpito tanti fedeli toscani, e fiorentini in particolare.

Se già aveva suscitato perplessità la vicenda del commissariamento di una congregazione zelante nell’apostolato, rigorosa nell’osservanza della regola francescana e - in controtendenza rispetto alla maggior parte degli ordini religiosi - fiorente di vocazioni, maggior apprensione destano gli attuali provvedimenti di avvicendamento, che hanno allontanato dall’Italia alcuni dei religiosi che più si erano distinti per la loro azione di apostolato, di insegnamento, anche pubblico, e di competenza nei ruoli direttivi rivestiti  all’interno dell’ordine.

Pur non volendo credere che si tratti di una misura punitiva, lo sconcerto ha indotto molti a formulare congetture piuttosto negative, espresse a mezzo stampa anche da una persona autorevole e prudente come il professor Pietro De Marco che ha intravisto in questa operazione la «la volontà di umiliare e disarmare una comunità non grande ma robustamente ortodossa …» (Corriere Fiorentino, 21 ottobre 2013).

Al commissariamento ha fatto seguito il divieto della celebrazione della S. Messa secondo il Messale del 1962 in tutte le chiese rette dai Francescani dell’Immacolata, salvo concessione dei vertici dell’Ordine: anche questo provvedimento ha suscitato il timore che si tratti di una ritorsione contro la sensibilità e l’attenzione mostrata dai religiosi nei riguardi della Tradizione e della celebrazione liturgica in Rito Antico. Ci auguriamo vivamente che così non sia, perché andrebbe contro le ragioni costitutive del nostro Coordinamento che ha tra i suoi scopi la promozione e l’applicazione del Motu Proprio Summorum Pontificum e dell’Istruzione Universae Ecclesiae di Papa Benedetto XVI.

Non abbiamo ovviamente nessuna preclusione nei confronti di chi verrà a sostituire padre Serafino ed anzi fin da adesso ci mettiamo a sua disposizione  e offriamo tutta la nostra disponibilità e collaborazione, certi di trovare in lui un altro vero Francescano dell’Immacolata, formatosi alla scuola di san Francesco d’Assisi, di san Massimiliano Maria Kolbe, del fondatore p. Stefano M. Manelli. Facendoci liberamente interpreti del coetus fidelium legati alla celebrazione della S. Messa secondo il rito antico della chiesa di Ognissanti di Firenze, e in franca ammirazione per quanto l'ordine dei Francescani dell'Immacolata ha sinora fatto per il bene delle anime di tutti i fedeli che a loro si sono rivolti, auspichiamo un approfondimento della riflessione sulla vicenda da parte dei vertici della congregazione. In tal modo, nel pieno rispetto delle rispettive competenze, speriamo che, attraverso la considerazione dell'intera realtà ecclesiale che in p. Lanzetta come in tutto l'Ordine ha trovato un punto di riferimento, sia possibile maturare le decisioni migliori per una più alta santificazione del gregge riunito intorno all'Ordine, così come per i suoi pastori.

Il Coordinamento, infine, esprime nuovamente la sua più viva gratitudine verso padre Serafino Lanzetta per la costante assistenza spirituale rivolta a noi tutti attraverso i ritiri spirituali da lui predicati, e per l’appoggio alle nostre iniziative e in particolare ai pellegrinaggi da noi annualmente organizzati al Santuario di Montenero, nella cui ultima edizione del 25 maggio di quest’anno ha officiato la solenne Santa Messa in rito antico. Il Coordinamento, assicurando le proprie preghiere, augura al padre Serafino di poter continuare proficuamente il proprio apostolato ovunque egli sarà destinato a svolgere la propria attività pastorale.

martedì 5 novembre 2013

Vaiano (Prato): S. Messa in rito antico domenica 10 novembre



Propositura della Badia di San Salvatore Vaiano

       Museo della Badia di Vaiano

Associazione pro Museo della Badia di Vaiano

 

Domenica 10 novembre 2013

Festa di San Salvatore

S. Messa in Rito Romano antico

ore 11:15

 

Alla chiusura dell'Anno della Fede, in occasione della festa di San Salvatore, titolare dell’antica abbazia benedettina-vallombrosana, torna per il sesto anno consecutivo la S. Messa in Rito Romano antico in latino, cosiddetto Rito Damaso-Gregoriano, la cui celebrazione si è mantenuta sostanzialmente intatta dall’epoca apostolica, attraverso l’opera di riordino dei papi San Damaso (366-384) e San Gregorio magno (590-604) e del Concilio di Trento (1543-1565), fino ad oggi.

I canti saranno eseguiti dalla Società Corale Corte Bardi di Vernio, diretta dal M° Elisabetta Ciani.

Alla fine della Messa sarà possibile venerare la reliquia del crocifisso miracoloso conservata per secoli dai monaci vallombrosani di Vaiano.

 

Ore 16:00

Visita guidata degli scavi archeologici alla Badia di Vaiano

 

Gli scavi archeologici si svolgono nell'ambito degli attuali lavori di restauro e sono eseguiti da un gruppo di archeologi che fanno parte della cattedra di Archeologia Medievale dell'Università degli Studi di Firenze, diretta dal prof. Guido Vannini. Gli scavi riguardano alcuni ambienti dell'antico monastero che facevano parte della cucina, dell'appartamento dell'abate e della camarlingheria (la stanza del camarlingo, il monaco addetto alla gestione economica).

 

 

Per informazioni: Museo della Badia di Vaiano (tel. +39 328 6938733 o email assopromuseo@libero.it).

Avviso dalla Fraternità San Filippo Neri: S.Messa pro defunctis (6 novembre)


AVVISO


Domani, mercoledì 6 ottobre 2013, alle ore 18.30
nella Cappella della Fraternità San Filippo Neri verrà cantata
da Don Daniele Falconi una
Santa Messa di Requiem
secondo il Messale del 1962



Fraternità San Filippo Neri
Sezione "Beato J.H.Newman" del Seminario Vescovile Maggiore
Viale dei Menhir, 8
54028 Villafranca in Lunigiana (MS)
tel. 0187493023
info@opusmariae.it
www.opusmariae.it

lunedì 4 novembre 2013

Presentazione del libro di Pucci Cipriani e S. Messa a S. Gaetano (Firenze)




Giovedì 7 novembre 2013 alle ore 17.15 presso l'Auditorium del Duomo ci sarà la presentazione del libro "La Memoria negata: Appunti per una Storia della Tradizione Cattolica Italiana" (Ed. Solfanelli) di Pucci Cipriani. Con la prefazione di Paolo Deotto e le presentazioni di Luciano Garibaldi e Piero Vassallo.

Oltre all'autore parteciperanno all'evento Massimo de Leonardis (Università del Sacro Cuore), Alfio Krancic (Vignettista de "Il Giornale"), Roberto de Mattei (Università Europea di Roma), Ascanio Ruschi (Presidente di Comunione Tradizionale).

Alle ore 16 sarà celebrata la Santa Messa in rito romano antico presso la Chiesa di San Gaetano in piazzetta Antinori.