mercoledì 30 ottobre 2013

Prato: calendario delle SS. Messe a S. Cristina a Pimonte

 
Chiesa di Santa Cristina a Pimonte - Prato
Congregazione dell'Oratorio di San Filippo Neri
 
 
Via della Chiesa di S. Cristina n.2 - Prato
Tel. 0574 59 53 92
 
Venerdì 1 Novembre - Solennità di Tutti i Santi
ore 10,00 Santa Messa Cantata in rito antico
 
Sabato 2 Novembre - Commemorazione dei Fedeli Defunti
ore 18,30 Santa Messa dei Defunti cantata, e rito dell'assoluzione (Messale del 1962).
 
 
Si ricorda anche che ogni Domenica e festivi
viene celebrata la Santa Messa letta in rito antico alle ore 10,00

lunedì 28 ottobre 2013

Avviso da Pisa



Il Comitato pisano San Pio V avvisa i fedeli che per la festa di Ognissanti la S. Messa in rito antico non verrà celebrata,
a causa dell'indisponibilità del sacerdote.

Verrà invece celebrata come di consueto la S. Messa di sabato 2 novembre, con il solito orario (recita del S. Rosario, ore 17.40; Messa ore 18), sempre alla chiesa di S. Giorgio ai Tedeschi (Via S. Maria, PISA).

Pistoia: avviso di S. Messa per la festa dei Santi





L'Associazione Madonna dell'Umiltà di Pistoia comunica
che la S. Messa in Rito Romano antico della solennità di
Tutti i Santi sarà celebrata giovedì 31 ottobre alle ore 18:30, sempre nella Chiesa di Sant'Ignazio di Loyola
(piazza dello Spirito Santo - Pistoia).


ASSOCIAZIONE MADONNA DELL'UMILTA'http://associazionemadonnaumiltapistoia.blogspot.it/
3665278823https://www.facebook.com/AssociazioneMadonnaDellumilta

mercoledì 23 ottobre 2013

Per un nuovo patto di consultazione nazionale: la proposta del Coordinamento


Il Coordinamento toscano “Benedetto XVI” - Per l'applicazione del motuproprio Summorum Pontificum, fondato cinque anni fa da alcune associazioni toscane legate alla liturgia tradizionale della Chiesa, raggruppa oggi nove realtà locali toscane, promuovendo e aiutando la formazione e l'attività dei gruppi che ne fanno parte e di chiunque gli si rivolga per costituirne di nuovi. In questo senso la crescita, dai pochi gruppi promotori al numero attuale, che conta la quasi totalità dei coetus fidelium costituiti nella regione ecclesiastica toscana e la maggioranza dei centri messa, è certamente un risultato importante, dovuto non soltanto all'aggregazione delle realtà già esistenti, ma anche all'assistenza data a quelle in formazione; un contributo che non si limita soltanto alla costituzione di coetus fidelium, ma si estende anche al percorso, spesso lungo e tortuoso, per l'ottenimento dell'attivazione di un centro-messa da parte dell'Ordinario locale, a norma del motuproprio Summorum Pontificum e dell'istruzione Universae Ecclesiae. Con questo modo di procedere, il Coordinamento toscano è riuscito a incrementare notevolmente la diffusione della liturgia secondo il Messale del 1962, collaborando anche con Ordini religiosi, Istituti di perfezione e Associazioni che già da lunga data operano in questa direzione e tenendo i contatti con diversi Ordinari diocesani. Scopo del Coordinamento, infatti, è semplicemente la diffusione della S. Messa e degli altri sacramenti nella forma extraordinaria, quale tesoro a disposizione della crescita spirituale e della santificazione di tutti i fedeli cattolici, senza porre alcuna questione di contrasto o concorrenza con altre realtà, clericali o laicali, che già si adoperano in questo senso. Esemplare in questa direzione è il pellegrinaggio annuale (giunto quest’anno alla VI edizione) che il Coordinamento promuove al Santuario della B. Vergine delle Grazie di Montenero (Livorno), Patrona principale della Toscana: esso è oramai considerato come il momento di ritrovo unitario di tutti coloro che, come singoli o in forma associata, facendo o meno parte del Coordinamento, sono attivi per la liturgia tradizionale in Toscana. Ad esso sono intervenuti fino ad ora anche due vescovi toscani, oltre che altri importanti presuli, tra cui un cardinale.

            Consapevole di questa sua esperienza, Il Coordinamento ritiene che sia giunto il momento per il raggiungimento di una maggiore unità fra le varie realtà italiane aventi uno scopo analogo al suo e che decidono di seguire percorsi compatibili, per costituire un patto di consultazione nazionale principalmente, ma non esclusivamente, fra altri Coordinamenti regionali, realmente rappresentativi delle diverse realtà italiane che si muovono nel percorso indicato dal motuproprio Summorum Pontificum.

            Per facilitare la costituzione di questo patto di consultazione, il Coordinamento dunque propone alla riflessione, ed eventualmente all'approfondimento e alla discussione, delle altre realtà italiane legate alla liturgia tradizionale i seguenti punti, come qualificanti di un futuro possibile momento aggregativo:

-       il patto nazionale deve avvenire soltanto fra federazioni a base regionale o subregionale, che corrispondano a coordinamenti di coetus fidelium, quali sono individuati dal succitato motuproprio;

-       è necessario che le varie federazioni regionali abbiano a loro volta forma giuridica costituita  con regole e statuti che ne determinino il funzionamento, gli scopi, le cariche;

-       si ritiene opportuno che i coordinamenti regionali rappresentino un numero di coetus locali non inferiore a tre. Laddove non ci siano le condizioni anzidette e nell’attesa che esse si concretizzino, si può prevedere una forma di affiliazione delle singole associazioni ai coordinamenti già costituiti, ad esse più vicini, al fine di ottenere una forma di consultazione e di sostegno.

-       è necessario che ogni coetus che promuove la S. Messa secondo la forma extraordinaria sia giuridicamente costituito con uno statuto, che ne determini gli scopi, il funzionamento, le modalità di rappresentanza e le possibilità di adesione a coordinamenti maggiori; è più che opportuno che la rappresentanza di gruppi laicali sia assunta da laici e non da sacerdoti, ai quali ovviamente si chiederà assistenza e direzione spirituale;

-      è necessario gli statuti delle realtà locali e federativi chiariscano che i coetus fidelium siano effettivamente apolitici e apartitici, e ne evidenzino gli scopi di carattere religioso e cultuale;

-       è necessario che valga un principio di reale rappresentanza: i rappresentanti dei gruppi locali devono essere eletti o almeno riscuotere l'approvazione dei loro stessi aderenti; è ugualmente necessario che anche i coordinamenti regionali rispondano a questo principio, per cui i loro rappresentanti siano eletti dai rappresentanti dei gruppi locali, che devono potersi riunire almeno annualmente per discutere dei problemi e delle prospettive che si aprono a livello locale o regionale.

 

            Sulla base dei punti precedenti, il Coordinamento toscano ritiene effettivamente attuabile un patto di consultazione nazionale, capace di dare forza alle realtà locali o “regionali”, senza sminuirne le capacità: un patto che permetta alle varie realtà di inserirsi in un contesto più ampio, per relazionarsi con la Conferenza episcopale Italiana, al fine di affrontare i problemi e le difficoltà che eventualmente potessero sorgere sia localmente, sia in un ambito più diffuso, sulla base delle richieste “dal basso” delle realtà locali o dei coordinamenti “regionali”. Perciò, sempre sulla base del fondamentale principio di rappresentanza, l'eventuale nomina di un rappresentante o portavoce nazionale deve avvenire in seguito dell'elezione da parte delle realtà locali, mediante i coordinamenti “regionali”.

            Sul terreno di questi principi, che sono il succo dell'esperienza del Coordinamento toscano, riteniamo sia possibile stabilire un percorso di unione e di compartecipazione delle realtà italiane legate alla liturgia tradizionale, salvaguardandone le specificità e rafforzandone l'attività, e a questo scopo il Coordinamento toscano ne richiede una discussione aperta e franca, al fine di comprendere l'effettiva possibilità di stabilire una strategia comune di consultazione e di crescita.

 

martedì 22 ottobre 2013

Poggibonsi: avviso SS. Messe 27 ottobre - 8 novembre


 
Le Messe tridentine per la festa di Cristo Re,
di Tutti i Santi e della Commemorazione dei Defunti
alla Magione di Poggibonsi
e benedizione del fiume Staggia
 
 
Domenica 27 Ottobre, solennità di Cristo Re, alle ore 9,30 Don Camillo Magarotto della Diocesi di Rovigo celebrerà una solenne S. Messa nella Chiesa della Magione di Poggibonsi.
Dopo la Santa Messa una processione si dirigerà dalla Chiesa della Magione fino al ponte sul lo Staggia: da lì Don Magarotto traccerà quattro benedizioni ai quattro punti cardinali con la Reliquia della Santa Croce recitando gli “incipit” dei quattro Vangeli: è la benedizione contro le inondazioni impartita per la prima volta dal Cardinale Silvio Oddi per la festa di Cristo Re del 1994, dopo le terribili alluvioni del 1992 (1 metro e 80 di acqua e fango) e del 1993 (tre metri), con disastrose conseguenze per il patrimonio storico-artistico, rappresentato dal Castello della Magione, e per la perdita di preziose testimonianze d’arte e di arredo anche religioso e di importanti documenti.
 
         Venerdì 1° Novembre, solennità di Tutti i Santi, la S. Messa solenne sarà celebrata al consueto orario festivo delle ore 9,30.
 
Sabato 2 Novembre, Commemorazione dei Fedeli Defunti, una solenne S. Messa di Requiem sarà celebrata alle ore 18,30.
 
         Dal 1° all’8 Novembre il Sommo Pontefice concede l’Indulgenza Plenaria, applicabile solo per i Defunti, ai Fedeli Cattolici che visiteranno un Cimitero pregando, anche solo mentalmente, per i Defunti (Enchiridion Indulgentiarum).
 
Tutte le S. Messe nella Chiesa della Magione di Poggibonsi e di San Donato a Siena sono celebrate nella forma straordinaria del rito romano (tridentino).

giovedì 17 ottobre 2013

Cortona: S. Messa in rito antico, 24 ottobre



L'Associazione Regina Sacratissimi Rosarii di Arezzo informa che

giovedì 24 ottobre alle ore 17 nella chiesa di San Marco di sopra

a Cortona sarà celebrata una Santa Messa in rito antico.

Per informazioni scrivere a: pigellino74@gmail.com